Area Archeologica Halaesa Arconidea


Situate su un colle non distante dal mare a circa 3 km da Castel di Tusa (ME) si trovano le rovine di Alesa, una città sicula fondata nel 403 a.C. che conobbe lo splendore in età romana e cristiana ma che, successivamente, fu distrutta dagli arabi.

Si accede agli scavi da una stradina che si stacca dalla strada provinciale per Tusa e conduce all’ex monastero benedettino di S. Maria delle Palate, dove si trova l’ingresso.

Gli scavi, operati a più riprese a partire dagli anni ‘50, hanno portato alla luce parte della cinta muraria, l’area occupata dall’agorà, un tratto della via principale e vari frammenti del tessuto urbano, rendendo leggibile la forma della città ellenistica, con il suo tipico impianto a maglie regolari risalente al IV sec. a.C. La via principale consisteva in una strada rettilinea, larga sei metri circa, lastricata con pietre quadrate disposte a scacchiera, che attraversava la città, quest’asse era tagliato perpendicolarmente da numerose stradine minori che nei punti più ripidi si trasformavano in gradinate.

L’agorà era situata nel cuore della città, fra l’abitato vero e proprio e l’acropoli, che occupava la parte nord della collina, era lastricata con mattoni in cotto, chiusa da portici e al centro troviamo vari basamenti di statue.

L’acropoli occupava la parte più alta della collina, sulla sua sommità sono stati scavati i resti di un tempio, probabilmente dedicato al dio Apollo.

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